Un nuovo round della partita geopolitica sul gas si è disputato negli scorsi giorni, durante l’incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il cancelliere austriaco Sebastian Kurz. Durante una conferenza stampa congiunta con Kurz, Putin ha affermato che l’Europa dovrebbe adoperarsi per difendere il Nord Stream 2, il gasdotto che collegherà la Russia alla Germania, perché il completamento dell’opera sarebbe nel suo stesso interesse. Una volta completato, il Nord Stream 2 – che unirà le coste di Russia e Germania attraverso il mar Baltico - sarà in grado di trasportare fino a 55 miliardi di metri cubi di gas ogni anno, raddoppiando le forniture di metano russo verso la Germania. Per Putin, l’Ue dovrebbe evitare di commettere lo stesso errore della Bulgaria, che si rifiutò di partecipare al progetto del gasdotto South Stream (poi cancellato e sostituito con il TurkStream), per poi pentirsene amaramente. “La Bulgaria ha rifiutato di partecipare su pressione esterna, ora se ne pente a vuole il transito del gas attraverso il gasdotto TurkStream: nessuno vorrebbe che tutti i paesi europei assomigliassero alla Bulgaria e mostrare tali debolezze e incapacità nel difendere i propri interessi”, ha affermato Vladimir Putin, citato dalla Tass. Il presidente russo ha successivamente affermato che Mosca “resterà il fornitore più affidabile”, e che il trasporto dalla Russia alla Germania è del tutto privo di rischi di transito
Autore: Riccardo Intini