Nel giorno del trentunesimo anniversario della fondazione di Hamas, celebrato con una parata militare nella striscia di Gaza, l’esercito israeliano ha annunciato di aver scoperto un altro tunnel di Hezbollah scavato al confine con il Libano, nella parte settentrionale del Paese. Un portavoce dell’esercito israeliano, nelle scorse ore, ha annunciato che il tunnel si trova già sotto il controllo delle forze armate di Israele, e che al momento non rappresenterebbe una minaccia imminente.
“Il governo libanese – ha affermato il portavoce – è responsabile per ogni tunnel scavato nel Paese e questa è una ulteriore grave violazione della Risoluzione Onu 1701 e della sovranità israeliana”. La tensione resta dunque altissima, soprattutto se si considera l’intensificarsi degli attacchi anti-israeliani verificatisi negli scorsi giorni. Nella giornata di sabato, l’esercito di Israele ha effettuato diversi arresti in Cisgiordania con lo scopo di fermare i responsabili degli attacchi delle scorse settimane, compiuti da una cellula armata.
A gettare ulteriore benzina sul fuoco è intervenuto anche il premier Benjamin Netanyahu, che negli scorsi giorni ha inviato un messaggio inequivocabile ad Hamas. “Non accetteremo che a Gaza sia mantenuto un cessate il fuoco, mentre Hamas ispira terrorismo in Giordania”, avrebbe affermato il premier nella giornata di ieri, citato anche dalla radio statale israeliana. La scorsa settimana, lo stesso Netanyahu aveva inviato un messaggio abbastanza esplicito anche all’Iran, dichiarando che Israele sarebbe pronto ad attaccarlo anche all’interno del suo territorio, se fosse in gioco la sopravvivenza dello Stato ebraico.
Autore: Riccardo Intini