In un messaggio audio attribuito al leader dell’Isis, Abu Bakr Al Baghdadi, il Califfo ha invitato i seguaci dello Stato Islamico a compiere attentati terroristici in tutto il mondo, annunciando “nuovi orrori” per Russia e Stati Uniti d’America. L’ultimo messaggio audio di Al Baghdadi era stato diffuso quasi un anno fa, nel settembre del 2017, quando il leader dell’Isis – oltre alle consuete minacce rivolte all’Occidente - esortò i propri seguaci a resistere. Questa volta il messaggio è simile, ma sembra contenere anche un’implicita indicazione di natura strategica.
I miliziani dell’Isis non dovranno più concentrarsi sulla creazione di una propria entità statale, ma sulla diffusione del terrore attraverso attentati terroristici da compiere in ogni parte del mondo. Il messaggio di Al Baghdadi è stato diffuso su Telegram da Al Furqan, il dipartimento media dello Stato Islamico, e dura circa 55 minuti. "La vittoria o la sconfitta per i jihadisti non è nella conquista di una città o di un territorio, non dipende da chi possiede una supremazia aerea o missili intercontinentali o intelligenti, ma nelle forza dei nostri soldati", afferma Al Baghdadi in uno dei passaggi più significativi dell’audio. Nello specifico, il Califfo ha invitato i propri seguaci a compiere attacchi in Occidente con “bombe, coltelli o automobili”.
Secondo le ultime ricostruzioni, il Califfo – la cui morte è stata annunciata più volte, ma mai confermata – si troverebbe in Siria, a ridosso del confine con l’Iraq, e sarebbe vivo e vegeto. In Siria e in Iraq, dopo le sconfitte militari subite contro i gruppi di combattenti sostenuti da Russia e Stati Uniti, all’Isis rimangono soltanto alcune cellule di combattenti, particolarmente attive nell’est della Siria e nell’area desertica compresa tra Damasco e il confine con l’Iraq.
Autore: Riccardo Intini