Le sanzioni alla Russia e il loro impatto sull’economia italiana

  • 19 ottobre 2018
Le sanzioni alla Russia e il loro impatto sull’economia italiana

Nel 2014, l’anno in cui sono state imposte le sanzioni economiche alla Russia, il valore dell’export italiano verso questo Paese arrivava a sfiorare i 14.5 miliardi di euro, circa 5 miliardi in più rispetto al valore delle esportazioni verso Mosca registrato nel 2017. L’embargo economico, imposto in seguito alla crisi scoppiata in Ucraina, ha prodotto danni significativi soprattutto negli anni immediatamente successivi al 2014, toccando il punto più basso nel corso del 2016. In quell’anno, l’export italiano verso la Russia raggiunse i 6.6 miliardi di euro, ossia quasi 8 miliardi in meno rispetto al 2014. L’anno più positivo, da questo punto di vista, è stato il 2017, quando le esportazioni nazionali tornarono ad avvicinarsi ai livelli pre-2014: lo scorso anno, infatti, il valore dell’export con la Russia sfiorò gli 8 miliardi di euro. In totale, dal 2014 al 2017, l’export italiano verso la Russia ha perso circa 9 miliardi di euro, con danni significativi anche per le singole regioni (la sola Lombardia, in questi anni, ha perso circa 3 miliardi di euro delle sue esportazioni verso la Russia). Il tema delle sanzioni alla Russia, con tutte le sue prevedibili conseguenze, è finito inevitabilmente al centro dell’agenda politica di molti Paesi europei, Italia inclusa. Negli scorsi giorni, gli esponenti del governo italiano hanno affermato solennemente di volersi impegnare in prima persona “per contrastare chi vuole dividere Italia e Russia”, nella speranza di “convincere i partner europei dell’assurdità delle sanzioni”. Tra i politici italiani più attivi, da questo punto di vista, si segnala certamente l’eurodeputato di Forza Italia Stefano Maullu, che da diversi anni porta avanti una tenace battaglia personale per la definitiva rimozione delle sanzioni alla Russia. "Quella contro le sanzioni alla Russia è una battaglia che sto portando avanti da anni, sin dai primissimi giorni del mio mandato al Parlamento europeo, e sono davvero felice che il Ministro Salvini condivida la mia posizione: le sanzioni devono essere eliminate soprattutto per sostenere gli imprenditori italiani, per difendere il Made in Italy da un embargo assurdo e sconsiderato – ha recentemente dichiarato l’europarlamentare Stefano Maullu; - Nei primi tre anni dalla loro introduzione, gli esportatori italiani hanno perso circa 7 milioni di euro al giorno, una cifra davvero enorme. La mia storica battaglia per rimuovere le sanzioni alla Russia andrà certamente avanti, perché sono assolutamente determinato a difendere gli esportatori italiani con tutte le mie forze".

Autore: Riccardo Intini