All’inizio di febbraio, l’Ademe (Agenzia francese per l’ambiente e la Gestione dell’energia) annunciava con orgoglio i risultati del suo ultimo studio, secondo cui la più alta efficienza economica del mix elettrico francese sarà raggiunto con l’85% di energia rinnovabile nella produzione totale di elettricità nel 2050 e con la chiusura completa dei reattori nucleari.
Secondo David Marchal, vicedirettore dell’Ademe, «puntare sulle rinnovabili è lo scenario più economico».
L’annuncio ha suscitato una pioggia di critiche: il dato dell’85% si basa su delle ipotesi che si possono definire quanto meno come ottimistiche, soprattutto in un settore come quello dell’elettricità, dove le variabili sono molte e complesse. Leggi il seguito
Nota bene: Il rapporto completo non è stato ancora pubblicato, non si tratta per ora che di una sintesi.