Che bilancio si può trarre dalle elezioni in Spagna di ieri, a meno di un mese dalle elezioni europee?
Alcune osservazioni di politica interna:
- Il
trionfo urbano del partito socialista. Il Psoe trionfa in 22 delle
principali 25 città spagnole (nelle restanti è arrivato secondo),
confermando la tendenza continentale di una divergenza all'interno degli
stati tra città e campagna.
- Il partito neonazionalista Vox ormai può competere con il Partito popolare per l'egemonia della destra.
- Segnali
deboli di quello che potrebbe avvenire su scala continentale, con una
tendenza del Partito popolare a spostarsi sempre più a destra per
recuperare l'influenza sugli spazi non urbani e sull'offerta politica
conservatrice?
La fine dell'effetto domino neonazionalista?
Il
Partito di Sanchez trionfa in un contesto iberico favorevole alla
sinistra (la social-democrazia di Antonio Costa in Portogallo).
Per formare un governo sembrano possibili, all'ora in cui inviamo questa lettera (8 am), due soluzioni:
- Il
Partito socialista spagnolo potrebbe allearsi con Ciudadanos. Tutto
sembrerebbe opporsi a quest'ipotesi: soprattutto, la storia complessa
della formazione del governo italiano, che ha visto la distruzione di
ogni possibilità di alleanza Pd + M5S, e le dichiarazioni recenti del
leader di Ciudadanos.
- Secondo le nostre fonti, però, questa possibilità è sempre più probabile. Seguite Le Grand Continent per capire perché.
Nota
bene: Questa ipotesi potrebbe accompagnare lo scenario sognato dai
macroniani di ristrutturare lo spazio politico europeo con un'alleanza
Alde + S&D + moderati del Ppe.
- Il blocco delle sinistre
sembra meno efficace sul medio termine, data la grande eterogeneità
delle forze implicate. Ma senza dubbio è più possibile nel breve
periodo: si tratterebbe di un'unione "all'italiana", per sua natura
instabile a causa della forte divergenza tra gli indipendentisti
catalani e gli unionisti spagnoli.
Nota bene: Qual è la dottrina
geopolitica del governo socialista di Sanchez? Cosa pensa dell'Europa? E
della crisi catalana? Prima dell'inizio dell'entrata in carica del suo
governo, avevamo realizzato una lunga intervista con il suo Ministro
degli affari esteri, il catalano anti-indipendentista Josep Borrell.
Potete rileggerla qui.
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