Dopo che la Commissione europea ha respinto la legge di bilancio italiana, i due partiti di governo si trovano di fronte a una decisione complessa: correggere il tiro o incorrere nelle sanzioni previste dalla possibile procedura di infrazione lanciata da Bruxelles.
La Commissione punta il dito contro il debito pubblico, che verrebbe aggravato dalle riforme proposte da Roma, in assenza di una vera strategia di crescita. In particolare, Bruxelles vede di cattivo occhio l'assenza di consolidamento fiscale, causata dal reddito di cittadinanza e dalla riforma delle pensioni. Leggi di più
Tuttavia, l'Italia ha ancora un po' di tempo davanti a sé. In effetti, è poco probabile che la situazione precipiti prima delle elezioni europee del maggio 2019: oltre a rendere più incerte le conseguenze di uno strappo, la consultazione potrebbe portare a un rafforzamento dei partiti populisti o, al contrario, a un rimescolamento politico che avrebbe delle conseguenze anche all'interno del governo di Roma. Leggi di più
Nessuna delle due prospettive sembra preoccupare particolarmente il Commissario europeo Pierre Moscovici, convinto che un accordo sarà trovato a tempo debito, grazie a un atteggiamento più costruttivo da parte di Roma e al sostegno del settore industriale italiano.