3 | UN CONTINENTE SU SCALA
GLOBALE
Una
piccola rivoluzione al Bundestag per Merkel
Volker Kauder, il presidente del gruppo dell'Unione Cdu/Csu al
Bundestag, è stato sostituito con un voto dei deputati dal partito
dallo semisconosciuto
Ralph Brinkhaus, che vanta delle posizioni di destra
conservatrice.
- L'evento è una cattiva notizia per Merkel, in quanto Brinkhaus è stato votato nonostante il suo
fermo sostegno a Kauder, presidente dal 2005. Anche se per ora la
fiducia alla cancelliera non è in discussione, il suo margine
di manovra appare ora molto ridotto dalla decisione del suo stesso
partito.
Emmanuel
Macron e il dilemma della grandeur
Dopo dieci anni di una politica estera francese confusa, Emmanuel Macron
ha indicato nel suo discorso all'Assemblea Generale della Nazioni Unite
che desidera restituire alla Francia la sua autorevolezza. Tra echi di
Dominique de Villepin e di De Gaulle, il capo di stato francese si pone
come difensore
di un "multilateralismo" globale, in
opposizione all'unilateralismo trumpiano.
- Al centro del concetto di multilateralismo macroniano c'è la visione di una Francia a propulsione
internazionale come "potenza mediatrice", inserita in
Europa e nel mondo, che "aiuti l'Europa a divenire leader del
mondo libero".
Salgono
le probabilità di un secondo referendum sulla Brexit
Il Congresso del partito Laburista che si è concluso mercoledì ha fatto
emergere una
posizione più chiara sui negoziati della Brexit, proprio
mentre il piano presentato dal governo di Theresa May è rifiutato da
ogni parte e l'equilibrio all'interno del partito Conservatore
vacilla.
- Tramite Corbyn, il partito
Laburista ha finalmente rotto gli indugi sul sostegno a
un secondo referendum sulla Brexit, nel caso in cui il piano
attuale venga rifiutato al parlamento, una possibilità sempre più
concreta ora che May fatica a riprendere il controllo del suo
partito.
L'ombra
del secessionismo sulle elezioni in Bosnia-Herzegovina
L’interminabile balcanizzazione dell’ex Jugoslavia pare non avere fine,
e come una matrioska ogni stato sembra contenerne altri al suo interno.
Un fenomeno da scenario medioevale, che promette serie difficoltà al
percorso di ingresso nell’Unione della candidata Bosnia-Herzegovina.
- La divisione su base etnica è evidente soprattutto nelle elezioni
che avranno luogo domenica 7 ottobre, e minaccia di
avere conseguenze importanti: una vittoria dei leader nazionalisti
come il serbo Milorad Dodik e il croato Dragan Covic potrebbe
portare a una ulteriore spinta verso la disgregazione del
Paese.
La
Svezia cerca di ritrovare la sua voce a Bruxelles
La questione europea è stata la grande assente alle elezioni svedesi
del 9 settembre. Il governo del dimissionario Stefan Löfven è
accusato di essersi troppo concentrato su una legislazione europea
sulla politica sociale, abbandonando ogni tentativo di influenzare il
dibattito europeo.
- I partiti di destra che dovrebbero formare una coalizione di governo hanno
già affermato che cercheranno di riprendere il
proprio posto ai tavoli negoziali, soprattutto in
vista dei negoziati sul bilancio pluriennale ai quali, fino a oggi,
la Svezia ha partecipato poco.
Anche
senza Ceo, Rail Baltica non deraglia
Baiba Rubesa, Ceo di Rb Rail, la società responsabile del progetto di
infrastrutture ferroviarie regionale Rail Baltica, ha dato le
dimissioni, ma gli azionari e i governi di Estonia, Lettonia e Lituania
sono determinati a portare
a termine il progetto, che collegherà i paesi baltici
alla rete ferroviaria europea.
- Rail Baltica, nonostante le
difficoltà e i disaccordi tra i paesi, è considerato un progetto
prioritario da parte di Bruxelles: unendo i paesi baltici a
Helsinki e Varsavia, porterà indubbi benefici economici alla
regione.
Fort
Trump
Il 18 settembre il presidente polacco Andrzej Duda
ha incontrato Donald Trump a Washington per firmare una dichiarazione
congiunta sulla cooperazione tra i due paesi su una serie di settori,
tra cui la difesa, l'energia, il commercio e gli investimenti,
indicando la nuova centralità del rapporto tra Washinton e Varsavia.
- La promessa di Trump di creare una nuova base in Polonia, che Duda ha
dichiarato che si chiamerà "Fort
Trump", punta a rafforzare il ruolo della
Polonia nella sicurezza della regione e a un'evoluzione di lungo
periodo del paesaggio geopolitico dell'Europa.
Il
nuovo governo sloveno si affaccia all'Europa
La Slovenia ha un nuovo governo di
centro-sinistra, guidato dall'ex giornalista e imitatore Marjan
Šarec e nominato dal Parlamento con 43 voti su 90. Il piccolo
paese alpino si trova a dover affrontare molte sfide, prima fra tutte
la necessità di riformare i propri servizi pubblici e definire il
proprio interesse nazionale in Europa e nel mondo.
- La Slovenia viene considerata un paese serio in Europa, vista la sua posizione saldamente vicina al
"nocciolo duro" dell'Unione, nonostante sia circondata
da paesi con governi euroscettici. Partendo da questo, il
nuovo governo deve costruire
una propria credibilità europea, soprattutto in
vista della presidenza dell'Unione nel 2021.
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