Tra i governi italiano e francese, la tensione è ai massimi livelli dopo la visita di Luigi Di Maio a Montargis (Loiret), al di fuori di ogni protocollo ufficiale, per incontrare il gilet giallo Christophe Chalençon. La reazione francese non si è fatta attendere e Parigi ha convocato il suo Ambasciatore giovedì, scatenando una crisi diplomatica inedita dalla Seconda Guerra mondiale.
La Lettera del Lunedì vi propone alcune prospettive originali per interpretare questo scontro e inserirlo nel contesto più ampio della politica europea.
La crisi tra i due paesi deve essere vista nel contesto della campagna elettorale per le elezioni europee di maggio. Il Movimento 5 stelle cerca un nemico esterno, con la speranza di formare delle nuove alleanze a livello europeo.
La Francia di Emmanuel Macron è il nemico perfetto. Al di là delle posizioni ideologiche radicalmente differenti, è possibile rintracciare una profonda differenza strategica che vede i due paesi in disaccordo su quasi tutti i dossier più importanti del momento.
Da un punto di vista più ampio, lo scontro dimostra l’europeizzazione progressiva del dibattito politico e la nascita di uno spazio comune di dibattito politico. Leggi il seguito
La Lettera del Lunedì vi propone alcune prospettive originali per interpretare questo scontro e inserirlo nel contesto più ampio della politica europea.
La crisi tra i due paesi deve essere vista nel contesto della campagna elettorale per le elezioni europee di maggio. Il Movimento 5 stelle cerca un nemico esterno, con la speranza di formare delle nuove alleanze a livello europeo.
La Francia di Emmanuel Macron è il nemico perfetto. Al di là delle posizioni ideologiche radicalmente differenti, è possibile rintracciare una profonda differenza strategica che vede i due paesi in disaccordo su quasi tutti i dossier più importanti del momento.
Da un punto di vista più ampio, lo scontro dimostra l’europeizzazione progressiva del dibattito politico e la nascita di uno spazio comune di dibattito politico. Leggi il seguito