Un nuovo studio sull’economia britannica (a partire da dati raccolti nel corso degli ultimi 20 anni) mette in evidenza l’effetto negativo sui salari della concentrazione dell’occupazione in un numero sempre più ristretto di imprese, soprattutto quando tale concentrazione non è bilanciata da un'efficace tutela sindacale.
Ciò si spiega soprattutto con l’esistenza di imprese sempre più grandi che divengono, di fatto, i principali (e unici) reclutatori sul mercato del lavoro. Tali imprese hanno così una maggiore capacità di fissare i salari, perché è più difficile per i lavoratori trovare un'alternativa di impiego.
Il livello medio della concentrazione è rimasto stabile nel Regno Unito, ma la diminuzione del numero degli accordi sindacali collettivi ha contribuito all'abbassamento dei salari. Leggi il seguito
Ciò si spiega soprattutto con l’esistenza di imprese sempre più grandi che divengono, di fatto, i principali (e unici) reclutatori sul mercato del lavoro. Tali imprese hanno così una maggiore capacità di fissare i salari, perché è più difficile per i lavoratori trovare un'alternativa di impiego.
Il livello medio della concentrazione è rimasto stabile nel Regno Unito, ma la diminuzione del numero degli accordi sindacali collettivi ha contribuito all'abbassamento dei salari. Leggi il seguito